di Fabio Arangio
Muoversi per stare bene, una abitudine da ritrovare
Lo studio del mio commercialista era al terzo piano di un vecchio palazzo poco fuori dall'invisibile cerchia muraria di Firenze, oggi tracciata dai viali di circonvallazione. Sono tre piani di scale ripide, gradini consumati in pietra serena. C'è anche l'ascensore, a doppia porta, ma preferivo le scale a quel vecchio e traballante ascensore nella corte.
Quando andavo al mio negozio (ndr Esserebio, chiuso dal 2010), il pomeriggio spesso non trovavo parcheggio disponibile. Allora parcheggiavo più in là, talvolta molto più in là. Facevo qualche passo e, prestando attenzione, tutte le volte scoprivo qualcosa di nuovo in quelle solite tre strade che percorrevo.
Su questo sgabello su cui sono seduto mentre scrivo queste stesse parole, cerco di stare dritto, e per farlo riscopro ogni volta che gli addominali non servono solo a fare gli esercizi di ginnastica.
Nel tempo libero esco e passeggio. La televisione ce l'ho, anche bella, così bella che non mi dispiace affatto lasciarla spenta, come una cornice.
Mi piace saltellare, imitare i movimenti dei bambini (guardate come si piegano sulle gambe per prendere un giocattolo da terra). Adoro muovermi.
L'attività fisica e il movimento nella quotidianità
Quella che ho descritto è attività fisica. Al 100%. Non serve molto di più. Non servono sacrifici, personal trainer, tabelle di palestra e altre forzature. Basta riscoprire i nostri movimenti naturali. Non è naturale usare l'ascensore. Non è naturale parcheggiare in doppia fila o parcheggiarsi davanti alla televisione. Non è naturale accasciarsi su una poltrona con un movimento passivo da invertebrati. Sono infiniti i movimenti che compiamo ed infinita è la possibilità di mantenere tonico e in salute il nostro corpo attraverso i tanti, piccoli gesti quotidiani. Provate ad alzarvi da una sedia appoggiandovi in modo scomposto. c'è il caso anche che poi vi faccia male la schiena. Provate poi ad alzarvi da quella stessa sedia senza fare troppa leva con le mani, usando glutei e addome. Quanto maggiore pensate che possa essere il dispendio energetico e quanto più stabile e sicuro il movimento? Ma soprattutto, quanto più naturale è il movimento... Ci siamo disabituati a muoverci correttamente. Ci vuole un po' di impego a reimparare. Dopo però diventerà naturale.
Avete mai fatto un'esercizio chiamato squat in palestra? Piegarsi sulle gambe, pianta dei piedi appoggiati a terra, schiena dritta? Invece di piegarvi a libro, gambe tese e trazione della schiena, fate lo squat ogni volta che dovete prendere un oggetto da terra. E se volete sapere la dinamica esatta del movimento, guardate un bambino piccolo, lui ve lo insegnerà meglio di qualsiasi istruttore. Fatelo inizialmente con consapevolezza, poi tornerà a diventare un gesto spontaneo.
C'è un problema di fondo: è difficile riabituarsi. Per questo ci vuole un po' di impegno, ma credetemi i risultati possono essere straordinari. Vorrei che medici prescrivessero anche questa medicina naturale e invisibile: i sani movimenti. E meno antiinfiammatori e antidolorifici. sì, in caso di infiammazione questa deve essere rimossa ma insieme alla causa. E la causa spesso è il nostro stile di vita. La nostra alimentazione (temibilmente pro-infiammatoria). Le nostre abitudini, a partire dai nostri movimenti, quelli più piccoli che ripetiamo un numero incalcolabile di volte ogni singolo giorno.
Attività motoria quotidiana e attività sportiva
Attività fisica e attività sportiva sono mondi diversi. Possono essere contigui, ma spesso non si capisce che sono i piccoli gesti a fare i grandi cambiamenti. Invece di dire "dovrei tornare in palestra", e poi non ci si torna o ci si torna per troppo poco tempo, ripromettiamoci di camminare di più, parcheggiamo un po' più in là se non c'è posto sotto casa, facciamo qualche rampa di scale, usciamo a fare quattro passi nelle sere di estate.
Il benessere alla portata di tutti
Il benessere è alla portata di tutti. Le eccezioni sono spesso scuse. Dimenticavo, anche il respiro è un movimento, provate a respirare coscientemente, quattro cinque respiri profondi, con tutto il torace ed il corpo. E non ditemi che non vi sentite già meglio!